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RESPONSABILITA’ DELLO STATO PER VIOLAZIONE DEL DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA
             
SOMMARIO: 1. Il fondamento della responsabilità dello Stato. – 2. I presupposti della responsabilità dello Stato. – 3. La violazione grave e manifesta. – 4. I tre presupposti per la sussistenza della responsabilità. – 5. Autonomia procedurale degli Stati membri. – 6. Limiti all’autonomia procedurale degli Stati membri. – 7. La natura “interfacciale” dell’illecito eurounitario. – 8. Principio dell’unità dello Stato e l’irrilevanza dell’organo autore della violazione. – 9. La responsabilità dello Stato legislatore. – 10. La responsabilità dello Stato amministrazione. – 11. La responsabilità dello Stato giudice. – 12. La natura della responsabilità dello Stato (legislatore, amministratore e giudice)
                                                                                                                                                                  La presente lezione è dedicata alla responsabilità dello Stato (legislatore, amministratore e giudice) per danni causati ai singoli da violazioni del diritto UE. Tale responsabilità trova il proprio fondamento giuridico nell’art. 4 del TUE, secondo cui, “in virtù del principio di leale collaborazione, l’Unione e gli Stati membri si rispettano e si assistono reciprocamente nell’adempimento dei compiti derivanti dai trattati”, sicchè “gli Stati Membri adattano ogni misura di carattere generale e particolare atta ad assicurare l’esecuzione degli obblighi derivanti dai trattati”. Nell’analizzare tale tematica si è cercato di ricostruire brevemente il sistema delle fonti UE per poi soffermarsi, in particolare, sulle direttive e sulla loro mancata attuazione da parte degli stati membri. Infine, si è delineata la natura della responsabilità dello Stato legislatore, amministratore e giudice e i presupposti per la sua sussistenza e per ottenere un eventuale risarcimento del danno.

L’AUTORE

Dottoressa Alessandra Pasqualetto, laureata in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Trento nel 2011 con votazione 110/110.

Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Padova nel 2019 con la tesi “La prevedibilità del danno nell’illecito contrattuale. Problemi e prospettive”. Abilitato all’esercizio della professione forense nel 2014. Ha svolto il tirocinio formativo ex art. 73 del D.L. 69/2013 presso il Tribunale di Padova dal gennaio 2014 al luglio 2015. Idonea al concorso di magistratura ordinaria indetto con D.M. 31/05/2017. In attesa di nomina.

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